Ausstellung: ZEITGESCHICHTEN 2022

Con Azin Feizabadi, Mónica de Miranda, Małgorzata Mirga-Tas e Vladislav Shapovalov Come capitolo conclusivo della trilogia espositiva sulla crisi dei paradigmi occidentali (HEXEN/GÖTTINNEN), ZEITGESCHICHTEN si chiede come si possa interrompere l'idea di linearità e progresso. Il modello lineare del tempo con l'idea di progresso continuo che lo accompagna - una matrice importante del pensiero occidentale - si è depositato anche nella storia dell'arte, ad esempio nel concetto di avanguardia o in diversi tipi di istituzioni come il museo o la Kunsthalle. Dovremmo ripensare questo rapporto con il tempo, che storicizza e racchiude o tratta il presente come una sorta di merce, come materia prima da estrarre per il profitto futuro. E se il nostro pensiero del ciclico non si limitasse al regolare giro delle lancette dell'orologio, ma si aprisse a una coscienza del tempo che è ricettiva alle complesse interconnessioni e interrelazioni dei tempi? In questa concezione del tempo, l'immaginazione e il cambiamento sarebbero considerati essenziali quanto le esperienze ancestrali della vita del pianeta e delle sue comunità umane e non umane. Un presente espanso sarebbe arricchito da qualcosa di più dei detriti inerti del passato: le conoscenze precedenti vivrebbero invece in esso in adattamenti e incarnazioni. Potremmo vivere relazioni temporali in cui ipotizziamo forme di guarigione, sapendo che non potremo mai controllare il futuro con calendari programmati?

Per maggiori informazioni sul programma della mostra, visitare il sito: www.taxispalais.art