UG-Novelle – Mindestleistung wird herabgesetzt und kommt später

Utl.: Attuazione solo a partire dal 2022/23 - Il Senato può avere voce in capitolo nella rielezione del primo rettore - Invece del limite di età per i rettori, ci sarà una limitazione dei periodi di mandato

Vienna (APA) - La prevista introduzione di un rendimento minimo di studio per gli studenti del primo anno nell'emendamento alla legge sulle università (UG) sarà notevolmente attenuata: invece dei 24 ECTS inizialmente previsti nei primi due anni di studio, saranno richiesti solo 16 ECTS. Anche l'interdizione decennale dal programma di studio in questione, intesa come sanzione per il mancato raggiungimento degli obiettivi, sarà ridotta a due anni, secondo la bozza a disposizione dell'APP.

Inoltre, il nuovo requisito non entrerà in vigore a ottobre, ma solo per l'anno accademico 2022/23. Per orientarsi: un programma di laurea triennale comprende solitamente 180 ECTS. Con un rendimento di studio di 16 ECTS ogni due anni, la laurea a questo ritmo richiederebbe poco più di 22 anni.

Ulteriori modifiche: I senati possono continuare ad avere voce in capitolo nella prima riconferma dei rettori. Nella bozza di revisione, questo aspetto era ancora riservato esclusivamente ai consigli universitari. A differenza di quanto avveniva in precedenza, tuttavia, la riconferma dei rettori in carica non richiederà una maggioranza di due terzi in Senato e in Consiglio universitario, ma solo una maggioranza semplice in ciascun caso.

È stata inoltre abbandonata la prevista introduzione di un limite di età di 70 anni per i rettori. Il loro mandato sarà invece limitato a tre mandati. Nei senati sarà introdotto un limite di quattro mandati.

Le disposizioni penali previste per il ghostwriting saranno inasprite: non solo i fornitori dovranno aspettarsi una multa amministrativa, ma anche i clienti a causa di un riferimento nel diritto penale amministrativo. Infine, c'è una sorta di "Lex Aschbacher": oltre alle università, anche le università di scienze applicate e le università private devono essere esplicitamente obbligate a rispettare le buone pratiche scientifiche.

Il Ministro dell'Istruzione Heinz Faßmann (ÖVP) e la portavoce dei Verdi per la scienza Eva Blimlinger presenteranno i dettagli in una conferenza stampa martedì.